Perchè eseguire la Densitometria ossea?
La densitometria ossea viene eseguita nelle donne che sono in menopausa o anche prima se sono geneticamente predisposte a squilibri minerali allo scheletro. E’ una tecnica diagnostica che permette di valutare quindi la densità minerale delle ossa,ed è pertanto utile nella diagnosi e nel monitoraggio dell’osteoporosi. Questa malattia non va sottovalutata perchè si caratterizza per la riduzione del contenuto minerale delle ossa e per il deterioramento della microstruttura che le caratterizza, esponendo le pazienti ad un importante rischio fratture anche per traumi di lieve entità.Il rischio è maggiore quanto minore è la massa ossea; per questo motivo la densitometria va eseguita da tutte le donne di età compresa tra 45 -50 anni per fare “prevenzione” anche se al medico curante ne sfugge la prescrizione, dovete richiederla ed eviterete di incorrere nel tempo, a rischi non indifferenti per la salute del vostro scheletro e per la vostra buona qualità della vita anche in età avanzata:
T-SCORE SALUTE OSSEA
> -1 NORMALE
< -1 e > -2.5 OSTEOPENIA
< -2.5 OSTEOPOROSI
< -2.5 con frattura OSTEOPOROSI SEVERA
La densitometria ossea utilizza una piccolissima dose di raggi X per stabilire quanti grammi di calcio ed altri minerali sono presenti nel segmento osseo esaminato; le dosi di radiazioni sono talmente basse che anche la frequente ripetizione dell’esame non rappresenta alcun pericolo per la salute del paziente. Considerate che nessuno è immune da questo possibile disequilibrio osseo, ma tanto si può fare in prevenzione e l’alimentazione ovviamente da il suo valido contributo.Si consiglia di indirizzare i propri figli alla pratica di attività sportiva regolare, da svolgere preferibilmente all’aria aperta (la luce solare è indispensabile per la sintesi di vitamina D, a sua volta necessaria per l’assorbimento e la fissazione del calcio).
La salute delle ossa passa anche attraverso una regolare e buona alimentazione.
L’abuso di alcol, caffè, sale e integratori di fibra, può favorire la decalcificazione ossea. Sono invece consigliatissimi alimenti ricchi di calcio, rappresentati, non solo dai latticini (con i loro vantaggi e svantaggi), ma anche dal pesce, in modo particolare quello azzurro, e dai legumi. Guardiamo questo schema:
CONTENUTO MEDIO DI CALCIO IN ALCUNI ALIMENTI
Calcio (mg) per 100 gr di alimento (esempi)
Il latte è tra gli alimenti più ricchi in calcio circa 1330 mg/100 gr
-Formaggi a lunga stagionatura (grana, emmenthal) 900-1145
-Formaggi a media stagionatura (taleggio, fontina, provolone) 600-900
-Formaggi freschi (ricotta, mozzarella, robiola) 400-600
-Pesce azzurro 350
-Rucola o rughetta 300
-Mandorle, noci, nocciole 250-300
-Cavoli, rape, verze 250
-Broccoli, Fagioli 100-1250
-Gamberetti 120
-Yogurt magri 100-120
-Yogurt interi 80-100
-Spinaci 80-100
Considerato l’elevata complessità dell’ assorbimento del calcio a livello osseo, è fondamentale rendersi conto che, per risolvere il problema della decalcificazione ossea,(ad oggi grave problema nella gestione dell’anziano), assumere massicce integrazioni di calcio può non essere sufficiente. Bisogna pertanto compiere ogni altra pratica che conduce verso un miglior assorbimento e fissazione del minerale assunto con la dieta. Non solo calcio dunque, ma anche regolare attività fisica, adeguata esposizione solare e abitudini dietetiche all’insegna dell’equilibrio, senza mai escludere dalla propria alimentazione formaggi, latticini e derivati del latte così come il latte stesso, infatti solo nei casi di intolleranza accertata vanno eliminati ed eventualmente sostituiti con altre tipologie alimentari tipo latte di soia, avena, ecc… alternando gli alimenti laddove sia possibile (es. ricotta più tollerabile della mozzarella)…..e voglio aggiungere che certe “mode” che spingono le scelte alimentari verso l’utilizzo di altri surrogati, possono essere deleterie per la salute delle nostre ossa…..riflettete prima di fare determinate rinunce…..
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