• Diverticolite: Un disturbo da non sottovalutare

    Diverticolite: Un disturbo da non sottovalutare

    I diverticoli sono delle piccole sacche estroflesse che si formano a livello dell’intestino soprattutto nell’ultima parte del colon (sigma). La loro presenza determina la diverticolosi, la diverticolite è invece l’infiammazione o le complicazioni della presenza dei diverticoli.
    La malattia diverticolare ha come causa principale quindi lo sviluppo dei diverticoli dovuti ad una alterazione della motilità intestinale, da qui la formazione di sacche dovuta alla fuoriuscita della mucosa nei punti più deboli della tonaca muscolare dell’intestino.La sintomatologia comprende momenti di stipsi e in momenti successivi diarrea persistente, portando poi alla condizione di alternanza. Così si assiste ad una fase asintomatica o di remissione della malattia diverticolare, dove i diverticoli non sono infiammati e non producono sintomi o dolori intestinali, ed è proprio In questo periodo che le indicazioni dietetiche hanno lo scopo di prevenire l’estensione del numero e volume dei diverticoli e gli episodi di diverticolite (infiammazione).
    Dal punto di vista dietetico particolare attenzione deve essere posta sul consumo di fibre e di acqua, a tal proposito devo dire che talvolta alcuni specialisti portano il paziente all’eliminazione del consumo di fibra (verdure, integrale…) considerandola comunque concausa dell’alterata motilità intestinale in soggetti predisposti, ma invece devo affermare che in quantità “adeguate” e opportunamente abbinate, queste favoriscono la motilità intestinale, interrompendo il circolo vizioso che porta allo sviluppo dei diverticoli e al contrario riducendo il ristagno dei residui alimentari e del materiale fecale all’interno del diverticolo (sito di infiammazione) e pertanto il rischio di infiammazione ripetuta.
    anche l’ esercizio fisico può diminuire il rischio di formazione dei diverticoli e modulare la motilità intestinale.
    La maggior parte dei pazienti scopre di avere dei diverticoli in modo del tutto causale, nel corso di indagini radiologiche o endoscopiche del colon, magari a seguito di improvvisi disturbi intestinali La presenza di diverticoli aumenta progressivamente con l’età, e anche se raramente portano a complicanze quali sanguinamento e perforazione, di certo la convivenza con questa condizione diviene talvolta non priva di condizionamenti per il paziente che ne è affetto.
    I sintomi della diverticolite possono sembrare quelli di una appendicite, con la differenza che il dolore è localizzato nella parte inferiore sinistra dell’addome invece che in quella inferiore destra. Il dolore è intenso ed improvviso, ma spesso può accadere che sia un dolore leggero ad aumentare di intensità nel giro di qualche giorno. Si può anche soffrire di sensibilità addominale, febbre, nausea e diarrea.Talvolta compaiono anche vomito e dolore quando si urina. Vediamo i rimedi più utili :
    1) Bere molta acqua in modo da non creare residui intestinali localizzati
    2) Consumare almeno due porzione abbondanti di verdura cotta o cruda a contorno a pranzo e cena iniziando con piccole porzioni per poi aumentare gradualmente
    3) Inserire frequentemente nella propria alimentazione minestrone o passato di verdura, pasta con sughi di verdure, pasta e legumi cereali passati
    4) preferire quanto più possibile l’integrale (riso, fette biscottate…)

    Alimenti da eliminare (o quasi)
    1)Attenzione alla frutta e verdura contenente semini (per es. melanzane, pomodori, kiwi, fichi, semi di zucca, di sesamo, di girasole, fagiolini, pomodoro…) che possono depositare con maggior facilità nel diverticolo.

    2) Limitare il consumo di bevande che irritano la mucosa intestinale quali vino e birra (massimo un bicchiere al giorno e solo nelle fasi non acute)
    3) No superalcolici e di caffè/tè (massimo due tazze al giorno e solo quando non c’è acutizzazione).
    4) No alimenti piccanti e non aggiungere pepe o peperoncino nella preparazione dei piatti, anche essi irritanti per la mucosa intestinale.

    Prestare attenzione nella fase sintomatica (caratterizzata da dolore addominale, febbre, brivido, diarrea o stipsi, nausea, vomito) in quanto le indicazioni dietetiche per la diverticolite devono essere valutati di volta in volta al fine di ripristinare molto lentamente l’alimentazione: alla ripresa dell’alimentazione dopo complicanze in corso di infiammazione, sono comunque permessi banana e mela, zucchine passate, carote lesse e patate nonché i centrifugati di frutta e verdura.
    In corso di un episodio infiammatorio e nelle settimane successive invece può verificarsi una temporanea intolleranza al lattosio pertanto sarà meglio evitare latte e formaggi Possono essere tuttavia assunti latticini a ridotto contenuto di lattosio quali lo yogurt, o contenente lattosio in quantità trascurabili, come il parmigiano ma solo piccole quantità.
    In sintesi chi sa di avere questo problema deve tenere conto di non stimolare mai “il nemico silente” nell’intestino per far si che la presenza di queste estroflessioni non aumentino e sopratutto non instaurino il momento di flogosi spesso manifesto dopo qualche momento di …distrazione alimentare. Vi ricordo che talvolta la sintomatologia si ripresenta anche dopo giorni dall’assunzione di un alimento incriminato….

    Dott.ssa Claudia Bottino

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